Dal diario di Mostar, parte 4

04:05 Krizia in Travelland 0 Comments

Dal diario di Mostar, parte 4

Questa foto me l'ha fatta un bambino di strada a Mostar, che tutti i giorni puntualmente chiedeva l'elemosina nell'angolo tra il museo del ponte e il Ponte Vecchio. 6-7 anni circa, senza due denti davanti, tutto sporco e con dei vestiti di taglia più piccola della sua. A differenza degli altri bambini non chiedeva soldi, ma da mangiare.
Ogni giorno gli portavo qualcosa, che sbranava con una velocità incredibile. Siamo diventati amici, anche se comunicavamo a gesti, visto che lui parlava un dialetto bosniaco di cui non capivo nulla. A volte ci prendevamo il gelato al Ferrero Rocher, che mangiavamo seduti sotto il ponte, perché il barista non voleva che uno "sporco zingaro" si sedesse nel suo locale.
Un giorno, però, l'ho visto tutto raggomitolato e silenzioso. Non voleva guardarmi, così gli ho passato il mio telefono chiedendomi se mi aiutava a fare delle foto. Girandosi, ho notato un occhio nero: grazie a un interprete ho poi capito che la mamma lo aveva picchiato perché non aveva portato a casa dei soldi. Dopo avergli offerto un trancio di pizza e una Coca Cola, gli ho insegnato a usare la forocamera con il mio Samsung.
Gli ho poi chiesto di fare una foto alla cosa che gli piaceva di più. Lui, girandosi, mi ha scattato questa. Quando l'interprete gli ha chiesto perché, ha risposto: "Perché lei ha un cuore".




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