"Voci dal silenzio", martedì 22 novembre 2016 a Saluzzo (CN)

10:06 Krizia in Travelland 0 Comments

"Voci dal silenzio" è stato un lungo progetto durato quasi un anno, 11 mesi per l'esattezza, e la paura di un fallimento, anche piccolo, come poteva essere il microfono che gracchia, o i sottotitoli dei video che non partivano, è stata tanta. 

Martedì mattina alle 10.15 sono entrata in teatro per provare, montare il gazebo, appendere le foto, preparare tutto e esporre le bonecas. Alle 11 mi è arrivata la comunicazione che la Regione Piemonte ci aveva concesso il patrocinio. La prima soddisfazione. Ho avuto giusto il tempo di una focaccina al gorgonzola e di un Estathe del Caffè Dublino, tra uno scatto di nervosismo e l'altro, il cellulare che non prendeva in teatro e l'occhio di bue che mi stava accecando sul palco. Piovigginava, la paura che la gente preferisse rimanere a casa saliva, così come si avvicinano le 20.30, e io ero ancora senza vestito per la serata. Di corsa al centro commerciale cinese, dove mi sono provata ben 27 vestiti, con la commessa e il mio fidanzato che non facevano altro che ripetermi che mi stavano bene tutti, solo per farmi evitare di sceglierne altri da provare. Una volta trovato il vestito, sobrio ma non troppo elegante, sono tornata in teatro per le prove con Gian Maria Aliberti Gerbotto, il trucco (a cura di Aurora Giraudo) e i capelli (sistemati perfettamente da Idea Donna Saluzzo). 

Alle 20.15 in camerino sentivo che c'era la coda per entrare. Alle 20.30 la gente si stava ancora accomodando. La seconda soddisfazione. Alle 20.45 stavamo per iniziare, ma c'era ancora gente che voleva entrare, e i posti erano esauriti. La terza soddisfazione. Alle 21 finalmente è comparsa la foto di Suor Ermanna sullo schermo, e mentre stavo dedicando la serata a lei, dalle foto sembrava che stesse sorridendo proprio a tutti noi lì presenti, come una benedizione per l'associazione. Nel grande applauso mi sono resa conto che tutto il teatro era pieno. L'unico posto vuoto era quello "occupato", in memoria di tutte le bambine, ragazze e donne vittime del femminicidio. La quarta soddisfazione. Parlando di Karibu Costigliole ONLUS e raccontando la storia dietro la serata e l'intero progetto, mi sono resa conto che era il 22, il giorno in cui mio nonno è mancato, e trovo il modo di ricordarlo, parlando della scuola e dell'importanza dell'istruzione. 

La gente ascoltava, applaudiva, rideva a sentirmi chiamare "valletta", si commuoveva ascoltando la storia di Olivia e di Regina. Sarebbe stato fantastico fare una foto dal palco alla platea, per vedere che vista bellissima avevamo noi da là. La foto di Olivia oggi, così cresciuta e con quel sorriso, mi ha fatto tornare in mente al modo in cui sono riuscita a diventare Ambasciatrice Italiana di Girl Rising Italia, raccontando la sua storia, dandole rilievo nella mia società, visto che lei, nella sua, non può avercela. E parlare di lei a Saluzzo non è certo stato meno importante di quando l'ho fatto a Washington, davanti a Michelle Obama, Freida Pinto e Meryl Streep. Ho detto le stesse cose, solo in due lingue diverse. 

Olivia merita di essere raccontata, perché come ha ispirato me, può ispirare tutti, e può far capire che è davvero il momento di fare qualcosa, di reagire, davanti alla violenza sulle donne e bambine. A 12 anni, come scrive Alaidina nel racconto di Regina, con il quale ha partecipato al concorso "Voci dal silenzio" in portoghese, si dovrebbe andare a scuola, e non sposarsi, avere un figlio ed essere talmente ignoranti da non capire le istruzioni del medico e far morire il bambino. Se avesse studiato, sarebbe stato diverso. SE, appunto. Storie come quelle ce ne sono altre 61 milioni 999, una per ogni ragazza che non ha il diritto di studiare in quanto donna. Che tutti sappiano, che tutti si rendano conto della fortuna che hanno (o che hanno i loro figli) di studiare. Era questo l'intento del tirocinio di traduzione e sottotitolaggio cinematografico svolto presso l'Istituto di Istruzione Superiore "G. Soleri A. Bertoni" di Saluzzo con 5 ragazzi dell'attuale 4LA (Gay, Gonella, Mattio, Olivi e Sartori): usare tutta la tecnologia e i loro studi per parlare delle loro coetanee che, in Mozambico, come nel resto del mondo, non hanno la stessa fortuna e sono vittime della violenza psicologica. 

Tema, questo, trattato anche negli elaborati legati al concorso letterario "Voci dal silenzio", che ha visto premiati 3 racconti più una poesia (3 posto: Rachele Dalia, premiata da una delle nipoti di Suor Ermanna; 2 posto: Massimiliano Bergui, premiato dalla President della Commissione Lettori, Catterina Quaglia; 1 posto: Martina Bergamasco, premiata dall'assessore alle Pari Opportunità di Saluzzo, Attilia Gullino; 1 posto per la poesia: Marco Bartalena, premiato dal sindaco di Costigliole, Livio Allisiardi). Testi, i loro, che possono essere letti nell'antologia gratuita che abbiamo distribuito durante la serata e sul nostro sito, cliccando QUI, dove ci sono anche le foto delle bonecas che hanno il nome delle protagoniste delle loro storie. Storie che hanno preso voce grazie alla Compagnia teatrale Primoatto, che ha letto tutti i racconti e le poesie della serata.

Karibu ha deciso di devolvere l'intero ricavato della serata e della vendita delle bonecas, 1910€ in totale, per l'acquisto di materiale scolastico per la scuolina di Gurue, che al momento ospita 250 bambini e che vorremmo riuscisse ad arrivare ad ospitarne altri 100. Questo per aiutarli ad avere un'istruzione,e per non correre il rischio di trovarli, un giorno, vittime o carnefici in casi di femminicidio, di cui ha parlato la Compagnia Artisti e Autori, proiettando parti dei loro documentari di ricerca che sono entrati nel programma del Ministero dell'Istruzione. Quando ho rivisto la mia clip, ho ripensato alla prostituta che impersonavo (di cui ho scritto QUI), alle prostitute, alle donne vittime di violenza, commuovendomi.

Tra applausi e ancora applausi siamo arrivati alla fine della serata, premiando i vincitori del concorso dei selfie, (Cappelleria Pelletteria per la sezione NEGOZIO e Erica Peracchia per la sezione SELFIE). La luce in sala si è accesa, e vedere quel teatro così pieno, riconoscere amici e amiche che sono venuti e che si sono fermati a salutarmi è stato bellissimo. L'ennesima soddisfazione della serata, per la quale devo ringraziare TUTTI i presenti. 1910 volte "thank you".

I video proiettati durante la serata saranno caricati sul sito di Karibu, così come le foto, a cura di Pietro Battisti Photographer. In sala c'erano altri fotografi, di cui però non conosco il nome, quindi se li conoscete, o se siete voi e state leggendo questo post, mandacele.

Grazie a tutti quelli che mi hanno supportato e sopportato durante questo lungo cammino, ricco di momenti di forte determinazione, di sconforto, di risate, di sclerate, di orgoglio, di commozione e di amicizia.

Grazie a chi ha reso tutto questo possibile e grazie al mio compagno che, a casa, mentre mi struccavo, mi ha detto: "Complimenti amore, è stata una serata meravigliosa, che meritavate. Non mi aspettavo che i ragazzi fossero così attenti a sfogliare l'antologia e a seguirvi per tutto il tempo. Sono orgoglioso di te, e ammiro il lavoro dell'associazione. Che bello vederti finalmente rilassata ora!".

Ore 2.30: mi sono addormentata, stanca ma felice.

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