Nuovo giro, nuova corsa (6 Stati in una settimana)

20:34 Krizia in Travelland 0 Comments

Il problema di ogni viaggio è sempre il ritorno. Quello che ti rimane dentro. Quelle immagini che, almeno per qualche settimana, restano nitide nella tua mente. Quell'allegria e spensieratezza che al rientro vengono calpestati dai bombardamenti delle persone che hai accanto, che vogliono che tu riprenda a pieno ritmo il tran tran quotidiano (ammesso che tu ne abbia uno, ovviamente), oppure ti costringono a seguire le loro stupide regole bigotte e rigide, in cui non c'è spazio neanche per ripensare a quel viaggio. O meglio, percorso. Perché ogni viaggio, per me, è un percorso, un regalo che ti fai, un qualcosa in più che ti arricchisce interiormente e mentalmente. Che ti fa crescere, che ti dà la possibilità di metterti in gioco, di riflettere e di soddisfare quelle curiosità che non pensavi neanche di avere.

Dopo un soggiorno nella mia città natale (e pensare che doveva essere una toccata e fuga), riparto nuovamente, per un'altra avventura. Quella che sto per fare mi vede in 6 Stati (Italia compresa) nel giro di una settimana. Spagna, Francia la settimana scorsa, Slovenia, Croazia e Bosnia giovedì, che parto per Mostar (città che conosco e che mi affascina molto) per un progetto che mi terrà là fino a settembre. Un progetto culturale legato alla promozione del turismo in Bosnia Erzegovina, a cui lavorerò insieme a una collega australiana.

Voglio il contatto con la gente locale, il sorriso condiviso con la cameriera del locale in cui mangio, i bambini della stanza accanto nella pensione che fanno i capricci perché non vogliono andare a dormire, le ragazze del posto che appena sentono che sono una giornalista mi chiedono di menzionarle nell'articolo, e in cambio condividono con me una porzione della loro cena.

Queste settimane a Saluzzo si sono rivelate interessante, grazie anche alla fortuna di aver conosciuto delle persone che condividono non solo la mia passione per i viaggi, ma anche e soprattutto il modo in cui farli. Non da turisti, ma da cittadini del mondo. Ne sono uscite delle chiacchierate molto piacevoli, che spero continueranno anche se in modo virtuale. Una scusa in più per rivederci al ritorno, quasi sicuramente.

Nuovo giro, nuova corsa, come sempre con un sorriso e con mia nonna nel cuore.


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