L'arte delle bestemmie- quando il Made in Italy sbaraglia la concorrenza

18:46 Krizia in Travelland 0 Comments

Chissà perché appena sentono che sei italiana, la prima cosa che ti dicono è una bestemmia. E tu li guardi sorpresa, perché ti rendi conto dell'ennesima figura di merda che il tuo Paese si facendo all'estero. E a chi dire grazie? Bah, sembra quasi impossibile saperlo. Ci hanno tolto l'arte e l'hanno messa da parte (all'estero). Ci hanno tolto l'Alitalia. La Telecom. La Pernigotti. La Peroni. La Parmalat. La Galbani. Anche Krizia, probabilmente bevendo una Red Bull, ha messo le ali ed è volata in Cina. 

Ci hanno tolto di tutto, ma se c'è una cosa che non ci toglieranno mai sono le bestemmie e le parolacce d'alto borgo. Quelle proprio no. Ce le teniamo strette, più di quanto facciamo con il Colosseo o il David di Michelangelo, che tra un po' faranno la fine della Gioconda e verranno ospitati all'estero mediante il (valido) servizio di Couchsurfing. Anche, perché, diciamocelo, come le diciamo noi, non le dice nessuno. 

Tant'è che, per quanto a volte possano risultare offensivo anche alla persona meno casta e pura del mondo, fanno parte del vocabolario di certi italiani in modo del tutto naturale, tanto che non ci si rende quasi neanche più conto della gravità di quanto si sta affermando. Gravità che scompare del tutto di fronte alla scena che, di volta in volta capita e ci fa imprecare. Di seguito le top espressioni che ci fanno compagnia durante il giorno più di quanto ce la faccia il nostro fidanzato. E che tutto il mondo ci indivia, perché non le hanno. Paese che vai, bestemmia che trovi. 

1. PORCO DIO

E' la peggiore, quella da evitare in assoluto di fronte a mamme e nonne, per non correre il rischio di sentirti rispondere con una sana predica puritana mirata ad una conversione più sana, casta e pura di Santa Maria Goretti. Curioso almeno quanto insensato, il fatto che, se associato al nome di un altro animale, Dio risulta meno imprecato. Il maiale, chiamato in modo dispregiativo, ha un'accezione negativa, per via del suo rotolarsi nel fango, del mangiare rumorosamente, di certi suoi comportanti disprezzabili- ma su che criterio, poi- e, dulcis in fundo, del suo accoppiarsi platealmente. Cioè, la Maria Maddalena è stata salvata, il porco va condannato ad insulto che più insulto non si può. Parliamone, però. Anche perchè dire "Dio canarino" è forse meglio? In ogni caso, si tratta proprio dell'imprecazione peggiore in assoluto, che non porta rispetto ad una divinità in cui qualcuno crede, un po' come dire agli azzurri che l'Italia è una Repubblica, o a un lettore che quelli di Moccia sono libri. Per farla breve, una valida alternativa è ZIO SERPENTE... Ha vinto tutto lui. 

2. PORCA MADONNA

Se è vero che Dio e la Beata Vergine Maria viaggiano insieme, la versione al femminile della bestemmia mi sembra scontata, ma, almeno in questo caso, possiamo trovare un giusto stratagemma per deviare la nostra intenzione di imprecare contro la Santa Chiesa Cattolica e Apostolica. Ci viene in aiuto la grammatica, che ci permette una divisione delle parole in modo leggermente diverso, pur mantenendosi fedele all'origine della bestemmia. PORCA MA DONNA. Della serie: "Puttana sì, ma pur sempre una donna, quindi rispettatemi". Espressione, questa, che userei subito per una campagna promozionale contro la violenza sulle donne. Frase semplice ma d'effetto, in grado di catturare l'attenzione anche dei più bigotti. Molto più accattivante di un semplice son of a bitch, che non ha nulla a che vedere con la Madonna, sinonimo di bontà e castità. Della serie, SPQR, Sono Puritani Questi Religiosi

3. MI FAI CAGARE

Sei brutto. Sei un cesso. Fai schifo. Insomma, il concetto è che quella persona o cosa proprio non ci piace. E se, a maggior ragione, si tratta di qualcosa di veramente brutto o schifoso, non ci puoi andare leggero, anzi, devi raddoppiare. Anche perché, come sosteneva Funari: “Se uno è stronzo, non gli puoi dire che è stupidino, je devi dì che è stronzo!” A ciascuno il suo aggettivo d'altronde, altrimenti perché ne avremmo così tanti a disposizione nel dizionario? Un po' come gli uomini, no? A ciascuna il suo. Certo che se poi non è in grado di tenerselo, è un altro discorso... che rientra nella lettera C sotto la voce "corna". Anche perché, obiettivamente parlando, voi, immaginatevi la scena di voi faccia a faccia a un orrendo essere bipede che vi mangia con gli occhi mentre voi vorreste invece vomitare letteralmente. Gli inglesi sarebbero decisamente più fini, pensando you make me poop. espressione che non si può sentire, è uno stupro per le orecchie. E fa proprio cagare, comunque. 

4. LI MORTACCI TUA

Questa vince tranquillamente l'Oscar soffiandolo da sotto il naso al mio bel DiCaprio, che ancora una volta rimane con la bocca asciutta. Non c'è bisogno di traduzione neanche in italiano in questo caso, tuteliamo il nostro patrimonio culturale e dialettale e anzi, vista questa crisi, apriamo la FID- Fondazione delle Imprecazioni Dialettali, in modo da offrire qualche nuovo posto di lavoro ai giovani. Ovviamente a quelli che hanno già esperienza, che hanno un'ottima conoscenza di 3 dialetti e che siano disposti a lavorare gratuitamente, giorni festivi inclusi. 

In inglese, l'espressione suonerebbe più macabra e disgustosa, evocando anche immagini spiacevoli: Go fuck your dead relatives . Non si può sentire. Piuttosto che i morti, meglio approfittare degli uomini delle altre, specie quelli che pendono dalle tue labbra e che ti adulano più della Vergine Maria. E dire che tu sei puttana, eh.

Morale della favola? Le bestemmie made in Italy sbaragliano la concorrenza, sono conosciute all'estero e restano sempre e comunque le peggiori.


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